Quale acqua bere in gravidanza è una delle domande più gettonate poste a ginecologi e specialisti dalle donne in dolce attesa. Per affrontare i nove mesi nelle migliori condizioni possibili e assicurare il benessere a se stesse e alla creatura che si porta in grembo, infatti, è necessario dare il giusto peso all’idratazione.
Così come nella gravidanza, inoltre, sorseggiare adeguate quantità di acqua anche quando si allatta è indispensabile per la produzione del latte materno. Quest’ultimo è composto da circa il 90% di acqua. Ma quale acqua scegliere quando si è in attesa?
Scopriamo, quindi, i benefici della sana idratazione in gravidanza e quali sono le acque da bere durante i nove mesi.
Bere in gravidanza: perché è fondamentale per mamma e bebè
Il corpo umano è costituito per lo più da acqua. La quantità di questo liquido prezioso è pari al 55-50% nell’organismo delle donne adulte. Ma in gravidanza, per i cambiamenti del corpo della donna e le esigenze del feto, la percentuale idrica nell’organismo femminile aumenta, superando gli 8 litri.
Da qui l’importanza della sana abitudine di sorseggiare acqua, specie quando fa caldo. Infatti, garantisce le condizioni fisiche ottimali del proprio corpo e lo sviluppo del piccolo.
I mesi della gravidanza segnano un cambiamento nel corpo della futura mamma. Uno dei più significativi riguarda il volume del sangue materno, che aumenta. Come mai? L’aumento consente la vascolarizzazione della placenta, a cui spetta l’importante compito di garantire, ad esempio, lo scambio di sostanze nutritive tra la mamma e il feto.
Per facilitare questo processo, è indispensabile che la donna incinta beva acqua – consigliate le acque mediamente mineralizzare e le acque oligominerali come acqua Fontenoce – più di quanto ne assumeva in condizioni normali.
Gli specialisti indicano una quantità che si aggira sui 10 bicchieri al giorno, con aumento in estate e nei giorni in cui fa particolarmente caldo gravidanza.
Idratazione in gravidanza: 7 benefici
Idratarsi aiuta l’organismo a svolgere nel migliore dei modi le sue funzioni metaboliche per garantire il benessere psico-fisico. In gravidanza, l’idratazione costante è importante per la futura mamma che per il piccolo in grembo.
Ecco alcuni incredibili vantaggi che il sano apporto idrico garantisce alle donne col pancione:
- Aiuta a eliminare tossine e scorie in eccesso.
- L’acqua è fondamentale sia per la vascolarizzazione della placenta che per la produzione del liquido amniotico, costituito per lo più da acqua (circa il 99%);
- Migliora la circolazione venosa. In tal modo contrasta il gonfiore di gambe, caviglie e piedi, tipico soprattutto negli ultimi mesi della gravidanza.
- Facilita la diuresi, prevenendo e combattendo le infezioni delle vie urinarie, come la cistite, più frequente nella donna incinta.
- Regola il transito intestinale, contrastando la stipsi gravidica, di cui soffrono molte donne durante le 40 settimane.
- Aiuta a prevenire l’insorgenza dei crampi in gravidanza, dovuti solitamente a scompensi elettrolitici e alla scarsa circolazione venosa.
- Previene le nausee mattutine, di cui soffre circa l’80% delle donne durante le prime settimane di gestazione.
Ma quanta acqua è consigliato assumere durante i nove mesi?
Quanta acqua bere in gravidanza
Non ci sono delle regole fisse in quanto ogni donna incinta ha delle particolari esigenze. Pertanto è fondamentale confrontarsi con il proprio ginecologo e/o nutrizionista che saprà fornire il quantitativo idrico ideale da introdurre nell’organismo durante l’arco della giornata.
In linea di massima, si consiglia di assumere al dì circa 10 bicchieri di acqua oligominerale. Dose che aumenta con l’arrivo della stagione calda. Infatti, la donna in attesa deve recuperare i liquidi persi con la sudorazione, spesso eccessiva, causata dalle alte temperature.
Pensare di dover bere 2 litri di acqua al giorno – da affiancare a un’alimentazione in gravidanza ben calibrata – potrebbe sembrare difficile per molte donne. Cosa fare per non scoraggiarsi? Un escamotage è sorseggiare acqua sin dall’inizio della giornata, appena sveglie.
Per assicurare la dose idrica giornaliera si possono aggiungere all’acqua delle fette di limone o delle rondelle di zenzero. Trucchetto che aiuta a contrastare anche le nausee mattutine.
Acqua da bere in gravidanza: basso contenuto di sodio
È risaputo: le acque non sono tutte uguali. Per orientarsi e scegliere l’acqua da bere in gravidanza, tali da assicurare il benessere psicofisico della donna e del feto, occorre seguire le indicazioni del proprio medico e leggere bene le etichette.
In genere, le più indicate sono le acque oligominerali: il basso residuo fisso è un aspetto importante, infatti, per non affaticare i reni della donne incinte. L’acqua con poco sodio – la quantità dovrebbe essere inferiore a 20 mg/L – aiuta a prevenire e combattere la ritenzione idrica e a contrastare i gonfiori di cui, spesso, soffrono le donne in attesa.
Altro aspetto non affatto secondario è bere un’acqua pura, con basso contenuto di nitrati, che deve essere inferiore a 10 mg/L: range più elevati potrebbero, infatti, avere delle ripercussioni negative sul bambino in grembo.
Tra le acque da bere in gravidanza, l’oligominerale Fontenoce è tra le più indicate. Sgorga naturalmente nel cuore della Sila, a 1238 metri sul livello del mare, in un territorio incontaminato.
Grazie al suo basso residuo fisso, poco sodio e bassissimo contenuto di nitrati, Fontenoce è acqua alleata delle donne in dolce attesa. Un’acqua che accompagna la donna e la mamma in tutto il suo percorso, anche durante l’allattamento e lo svezzamento. Infatti, Fontenoce è da 10 anni acqua indicata per la preparazione degli alimenti per lattanti, neonati e bambini (approvazione del Ministero della Salute. DMS. n° 4123 del 16/12/2013).
Tutti i segreti per mantenersi belli e in forma in una bottiglia di acqua Fontenoce sempre a portata di mano. Perché le sane abitudini partono dal bere in maniera corretta e sana.