10 anni dall'approvazione del Ministero della Salute dell'oligominerale Fontenoce quale acqua indicata per la preparazione degli alimenti per lattanti e bambini. Scopri i passaggi della ricerca scientifica, della certificazione e le caratteristiche della linea pediatrica Fontenoce.

Sono passati dieci anni da quando l’oligominerale Fontenoce, a seguito della ricerca scientifica condotta su neonati a termine e pretermine presso il Policlinico di Messina, è stata dichiarata dal Ministero della Salute (DMS. n. 4123 del 16 dicembre 20123) “acqua minerale indicata per la preparazione degli alimenti per lattanti”.

Un traguardo che racchiude un importante primato: nel 2013, acqua Fontenoce è stata la prima fonte del sud d’Italia a ricevere questo riconoscimento e a imbottigliare in vetro una linea unicamente dedicata all’infanzia.

Ma come è iniziato l’iter per approdare a questa importante certificazione? Quali sono i passaggi più rilevanti e le conclusioni della ricerca scientifica diretta, nel 2013, dal professor Ignazio Barberi? Scopriamolo insieme.

Perché creare la linea pediatrica Fontenoce

Nel 2001 inizia l’imbottigliamento di Fontenoce, acqua minerale pura e leggera che sgorga naturalmente a 1238 metri di altezza dal livello del mare, nel cuore della Sila. Questa sorgente d’acqua microbiologicamente pura, alimentata da un lago sotterraneo di granito bianco, ha delle caratteristiche di leggerezza e di gradevolezza uniche.

Proprietà eccezionali che riscontrano apprezzamento e favore in quanti scelgono Fontenoce per l‘idratazione e per depurarsi. La consapevolezza di un’oligominerale dalle caratteristiche organolettiche incredibili spinge a creare una linea pediatrica per le esigenze speciali dell’infanzia.

Prima però c’è tutto un iter rigoroso da seguire, che non demoralizza affatto. Anzi, viene effettuato con tutti i criteri e con la massima scrupolosità.

Il primo passaggio è l’avvio della ricerca scientifica presso l’Unità pediatrica dell’ospedale di Messina su neonati a termine e pretermine, alimentati con latte artificiale ricostituito con acqua Fontenoce.

Inizia la ricerca, i cui risultati confluiscono nella relazione finale del professor Barberi (già Ordinario di Pediatria e neonatologia e direttore di UOC Patologie e Terapia intensiva neonatale), dal titolo emblematico: “Impiego dell’acqua oligominerale Fontenoce nell’alimentazione del neonato e del lattante”.

La ricerca scientifica sull’acqua Fontenoce

professor Ignazio Barberi ricerca scientifica Fontenoce
Professor Ignazio Barberi

“Il fabbisogno idrico del neonato è essenzialmente soddisfatto dall’assunzione del latte. […] Può capitare tuttavia che l’allattamento al seno non sia possibile o sufficiente, oppure semplicemente che la madre non desideri allattare: in tal caso è necessaria la somministrazione di latti formulati”, constata il professor Barberi. Nella premessa, sottolinea quindi l’importanza di scegliere un’acqua con tutte le caratteristiche idonee per la ricostituzione del latte.

Quali sono? Il professor Barbieri le riassume così:

  • Assenza di pollulati, con limiti ben precisi indicati dalle normative nazionali e internazionali.
  • Basso livello di mineralizzazione: in particolare per quanto riguarda il contenuto di sodio così da non aumentare il carico renale dei soluti nelle formule lattee. Ciò anche in considerazione della ridotta funzionalità renale dei lattanti e per non aumentare il rischio di insorgenza di ipertensione.
  • Basso contenuto di nitrati, il cui limite per le acque da impiegarsi nei lattanti è significativamente ridotto rispetto a quello per l’acqua potabile (10 mg/l contro 50 mg/l).

Requisiti per acqua pediatrica

L’uso dell’acqua in ambito pediatrico – fa notare il professor Barberi – deve rispondere a dei requisiti certamente più severi rispetto a quelli richiesti per l’acqua usata dagli adulti.

Tali requisiti riguardano:

  1. Grado di mineralizzazione;
  2. Contenuto di nitrati;
  3. Presenza contaminanti sia batteriologici che chimici.

Le acque minerali, grazie ai severi controlli, sono tutte garantite. Ma a far la differenza, spesso sostanziale, tra un’acqua e un’altra sono le caratteristiche fisico-chimiche specifiche di ognuna, che ne costituiscono poi i benefici per l’organismo e per le esigenze dei lattanti. Pertanto, solo alcune di queste acque possiedono determinate caratteristiche che le rendono consigliabili nell’alimentazione e nell’impiego nei lattanti, neonati e bambini.

“L’impiego di un’acqua minerale nell’alimentazione infantile comporta indiscussi e comprovati vantaggi di ordine igienico-sanitario nei confronti dell’impiego dell’acqua potabile, sia per la composizione costante riportata in etichetta e periodicamente controllata, sia per la raccolta e il confezionamento secondo norme igieniche tali da garantire una perfetta sterilizzazione e la conservazione dei requisiti chimici e fisici”.

Acqua Fontenoce indicata per la preparazione degli alimenti per lattanti

donna prepara latte artificiale biberon

“La nostra esperienza nell’utilizzo dell’acqua oligominerale ‘Fontenoce’ nell’alimentazione dei neonati a termine e pretermine indica, con un discreto margine di sicurezza, che l’impiego di tale acqua nell’alimentazione infantile non comporti alcun rischio di eccessivo carico salino e di depauperamento delle riserve per i neonati, anche se prematuri o piccoli per età gestazionale”, dichiara il professor Barberi nelle conclusioni della ricerca scientifica.

“Alla luce delle considerazioni effettuate, si può affermare che l’acqua oligominerale ‘Fontenoce risponde a quei requisiti scientifici e igienico normativi, ampiamente documentati in letteratura, che la rendono pienamente indicata nella dieta del neonato, del lattante e del bambino”.

A seguito della ricerca scientifica, il Ministero della Salute, visto il parere del Consiglio Superiore della Sanità, con decreto n. 4123 del 16/12/1013 ha autorizzato l’acqua Fontenoce a inserire in etichetta la dicitura: “L’allattamento al seno è da preferire, nei casi ove ciò non sia possibile, questa acqua minerale può essere utilizzata per la preparazione degli alimenti dei lattanti”.

Linea pediatrica Fontenoce: leggera, pura e sicura

Ieri come oggi, questa importante certificazione attesta le caratteristiche organolettiche uniche di Fontenoce, usata nella ricostituzione del latte artificiale in polvere, nella preparazione di pappe e altri alimenti per neonati, lattanti e bambini.

Quest’anno sono dieci le candeline che soffieranno i tanti bambini cresciuti con acqua Fontenoce e le tante mamme che si sono affidate a questa oligominerale e alla sua linea pediatrica in vetro per offrire ai loro piccini solo il meglio (il massimo della sicurezza).

Infatti, il formato in vetro bianco, di primo utilizzo, da 1 litro è stato studiato appositamente per rispondere nel migliore dei modi alle speciali esigenze dell’infanzia. Le bottiglie di vetro sterili monouso, in cui è protetta l’acqua Fontenoce, mantengono inalterate le sue proprietà chimico-fisiche, quali ad esempio basso residuo fisso, poco sodio, basso contenuto di calcio. Inoltre, il vetro impedisce qualsiasi cessione dal contenitore al contenuto. Il tappo con membrana Eva, dall’effetto barriera, ne garantisce la perfetta conservazione.

Fontenoce è un’acqua microbiologicamente pura: sono assenti arsenico e nitriti, ha basso contenuto di nitrati (1,6 mg/l). È un’acqua sicura: infatti, ogni sessanta minuti vengono effettuati, da biologi interni, minuziosi controlli qualità.

La ricerca scientifica condotta su neonati a termine e pretermine presso il Policlinico di Messina testimonia che acqua Fontenoce è indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti e dei bambini, con l’approvazione del Ministero della Salute. DMS. n° 4123 del 16/12/2013.

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