Prevenire la disidratazione negli anziani è essenziale per non incorrere in un malessere diffuso e sintomi perfino gravi. Bere acqua e mantenere ben idratato l’organismo è fondamentale a qualsiasi età. Infatti, questo liquido prezioso garantisce che la grande macchina al nostro interno possa funzionare nel migliore dei modi.
Tuttavia, con l’avanzare dell’età, molte persone avvertono di meno il senso della sete, talvolta dimenticandosi persino di bere. Una condizione che negli anziani può causare effetti che possono acutizzarsi in caso di:
- Aumento/abbassamento delle temperature esterne (estate/inverno)
- Febbre e influenza
- Infiammazioni
Ma perché l’anziano avverte meno la sensazione di bere? Come riconoscere e prevenire la scarsa idratazione nelle persone avanti con gli anni? Scopriamolo insieme.
Basso senso di sete: anziani più disidratati
La disidratazione si verifica quando l’organismo perde più liquidi rispetto a quanto ne assume. Pertanto, bere acqua in modo costante durante tutto l’arco della giornata è fondamentale per evitare mal di testa da disidratazione o cali di memoria.
Ma perché gli anziani rischiano più dei giovani gli effetti della disidratazione? Ecco alcune cause principali:
- Avvertono di meno il senso della sete
- Molti seguono una terapia farmacologica a base di diuretici che fa espellere un’alta percentuale di liquidi
- Sono più esposti a contrarre influenze e infiammazioni
- La demenza senile, il morbo di Alzheimer e altri disturbi neuro degenerativi influiscono negativamente sulla loro capacità di essere lucidi e autosufficienti
- I loro reni, in genere, non riescono a trattenere l’acqua
- La diminuzione della massa muscolare, dovuta all’età, contribuisce alla perdita di molta acqua nell’organismo
- Incontinenza urinaria
- Alimentazione non equilibrata
- Stile di vita sedentario
- Glicemia alta e altre patologie
Ma quali sono i campanelli d’allarme per riconoscere la carenza di liquidi negli anziani?
Disidratazione: 7 sintomi più comuni negli anziani
Capire che un anziano è a rischio disidratazione non è semplice. Ciò è dovuto a diversi fattori, come ad esempio alla concomitanza di malattie che non ne fanno individuare, con facilità, i sintomi. Di solito, vengono associati a patologie in atto. Ecco perché è bene prestare attenzione a quegli indizi che destano preoccupazione e consultarsi con il medico per una diagnosi precisa.
Ma quali sono i sintomi più comuni della disidratazione nella terza età?
- Scarsa sudorazione, anche quando le temperature esterne sono molto alte
- Secchezza della cute, in particolare delle mucose, degli occhi, delle labbra e della lingua che, in caso di scarsa idratazione, è biancastra
- Aumento dei crampi muscolari anche in condizione di riposo
- Urine scure
- Scarsa concentrazione, perdita della memoria, stati confusionali: gli effetti della disidratazione, infatti, hanno ricadute negative sull’attività del cervello degli anziani
- Innalzamento della temperatura corporea
- Aumento delle palpitazioni e della frequenza cardiaca
Un altro aspetto da non sottovalutare in caso di sospetta disidratazione nell’anziano è il turgore della pelle, così come l’astenia e la nausea.
Prevenire gli effetti della disidratazione nella terza età
La calura estiva mette a repentaglio la salute degli anziani. Ma, relegare la disidratazione a una stagione significa non considerare quanto questo disturbo agisca sulle persone più mature negli altri mesi dell’anno.
Il primo rimedio è bere in modo costante durante tutta la giornata, prevenendo il senso di sete. Ciò significa anche seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, oltre a fare delle piccole passeggiate o movimenti dolci che possano allontanare il rischio della sedentarietà.
Uno dei trucchetti per ricordarsi di bere è tenere vicino una bottiglietta di mezzo litro di acqua da sorseggiare già la mattina appena svegli. Una volta finita, si passerà alla seconda. E, con determinazione, si arriverà anche alla terza. Sarà un bel traguardo per un anziano non abituato a bere acqua!
Se ti stai prendendo cura di una persona avanti con gli anni, non autosufficiente, che ha difficoltà a idratarsi, un altro escamotage per reintegrare i liquidi sono le tisane. Prova a preparare la tisana di valeriana, rimedio naturale eccellente per contrastare l’insonnia. Incredibile è anche la tisana di alloro, dalle eccezionali proprietà curative.
Nella preparazione affidati al gusto eccezionale dell’oligominerale Fontenoce, acqua pura e leggera che sgorga sull’Altopiano silano, a 1238 metri sul livello del mare.
In caso di sospetta disidratazione, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.
Tutti i segreti per mantenersi belli e in forma in una bottiglia di acqua Fontenoce sempre a portata di mano. Perché le sane abitudini partono dal bere in maniera corretta e sana.