Se stai cercando una ricetta che unisca bontà e salute, il risotto radicchio e stracchino è la scelta perfetta per i tuoi bambini.
Facile da preparare, sano e irresistibile, questo piatto è l’ideale per introdurre il radicchio, una verdura ricca di benefici, in modo gustoso e accattivante.
Un piatto ricco di sapori delicati: il radicchio, combinato con la cremosità dello stracchino, crea una miscela che renderà ogni boccone un vero piacere per i più piccoli. Scopriamo come preparare questa pappa con l’oligominerale Fontenoce.
Quando dare radicchio ai bambini?
Il radicchio è un alleato prezioso per la salute dei bambini, ma è fondamentale proporlo nel momento giusto e nel formato corretto. A partire dai 6 mesi, puoi iniziare a introdurlo cotto in crema, frullato o sminuzzato.
Solo quando i bambini hanno sviluppato i molari, potrai offrirlo crudo, ma sempre tagliato a striscioline sottili, nel senso opposto delle nervature per evitare problemi di deglutizione.
Cosa rende il radicchio così speciale per i bambini? La sua composizione nutrizionale, ricca di:
- antiossidanti, che proteggono il corpo dai danni dei radicali liberi;
- fibre, che favoriscono una buona digestione;
- vitamina C, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario.
Vediamo come preparare un buon risotto al radicchio e stracchino. Una ricetta sana e gustosa, ideale per lo svezzamento. Un piatto cremoso, nutriente e facile da digerire, che piacerà anche ai bambini più esigenti, ma anche a mamma e papà.
La ricetta del risotto radicchio e stracchino per bambini
Ingredienti
- 30 g di riso per bambini (preferibilmente Carnaroli o Arborio);
- 30 g circa di radicchio;
- 20 g di stracchino fresco;
- 200-250 ml di brodo vegetale preparato con acqua Fontenoce;
- 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva;
- 1 cucchiaino di parmigiano grattugiato.
Preparazione
- Prepariamo il brodo vegetale facendo bollire in acqua Fontenoce una patata, una carota e una zucchina per almeno 30 minuti. Filtriamo e teniamo in caldo;
- Laviamo il radicchio, rimuoviamo la parte più dura e tagliamolo finemente;
- Cuociamo il radicchio in padella con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva e un goccio d’acqua, lasciando appassire per 2-3 minuti. Se il bambino è ancora piccolo e sensibile ai sapori forti, puoi sbollentarlo prima per renderlo più dolce;
- Cuociamo il riso in un pentolino, aggiungendo poco alla volta il brodo caldo, come per un normale risotto, mescolando spesso;
- A metà cottura (dopo circa 7-8 minuti), aggiungiamo il radicchio tritato e continuiamo la cottura fino a quando il riso sarà morbido e ben amalgamato (circa 15 minuti in totale);
- Mantechiamo con lo stracchino, mescolando bene per ottenere una consistenza cremosa. Se necessario, aggiungiamo un po’ di brodo per regolare la densità.
- Completiamo con un filo di olio a crudo e con un cucchiaino di parmigiano;
- Lasciamo intiepidire prima di servire.
Se il piccolo preferisce consistenze più lisce, puoi frullare leggermente la pappa per renderla più omogenea. Le dosi sono pensate per un bambino. Puoi sostituire lo stracchino con un altro formaggio fresco, come ricotta, robiola o caprino, in base alle preferenze del tuo bambino.
Come far mangiare il radicchio ai bambini? Altre idee golose
Capita che i bambini possano essere un po’ titubanti di fronte a sapori nuovi. E introdurre il radicchio nella dieta dei bambini, specialmente durante lo svezzamento o nei primi anni di vita, può essere una vera sfida.
La sua naturale nota amara potrebbe non essere subito apprezzata dai più piccoli. Ma niente paura. Ci sono tanti modi, oltre al delizioso risotto radicchio e stracchino, per proporre questo ortaggio in modo che diventi un ingrediente gradito, anche per i più piccoli.
- Frittata di radicchio e formaggio: un piatto semplice e nutriente. Il radicchio cotto si unisce a uova e formaggio, diventando più morbido e delicato. Per una consistenza cremosa, prova con stracchino o ricotta;
- Polpette di radicchio e carne: un modo goloso per far apprezzare il radicchio. Mescolato con carne macinata di vitello o tacchino, diventa parte di morbide polpettine ricche di sapore. Per una versione vegetariana, prova con i ceci;
- Crema di radicchio e patate: un purè cremoso e delicato, dove la dolcezza delle patate bilancia il gusto del radicchio. Ottimo con un po’ di formaggio per un tocco in più;
- Pastina con radicchio e robiola: un primo piatto cremoso e saporito, grazie al connubio tra radicchio cotto e robiola, che rende il tutto più delicato e appetitoso;
- Sformatini di radicchio e ricotta: piccoli tortini al forno dove il radicchio si fonde con la ricotta in una combinazione soffice e gustosa. Facili da mangiare e ideali anche per una merenda sana.
Cosa si abbina bene con il radicchio?
Per rendere il radicchio più dolce e appetibile ai bambini, puoi abbinarlo a diversi ingredienti:
- Patate e carote – Ammorbidiscono il sapore e aggiungono dolcezza naturale;
- Formaggi freschi e cremosi – Stracchino, ricotta, robiola o formaggio spalmabile lo rendono più delicato;
- Mela o pera cotta – Frutta dolce e morbida che bilancia l’amaro del radicchio;
- Zucca – Perfetta per unire dolcezza e cremosità nei piatti;
- Legumi come ceci o lenticchie – Per una consistenza morbida e un gusto più armonioso.
Il risotto radicchio e stracchino è senza dubbio una delle migliori ricette per far mangiare il radicchio ai bambini, combinando salute e gusto in un piatto che piacerà anche ai palati più piccoli. Ma anche questi abbinamenti aiutano a rendere il radicchio più gradito ai bambini piccoli, senza coprirne il sapore.
A tavola, ogni dettaglio conta, soprattutto per i più piccoli. L’acqua oligominerale Fontenoce, pura e leggera, è ideale per accompagnare i pasti e per la preparazione degli alimenti durante lo svezzamento.
Con il suo basso residuo fisso e l’assenza di arsenico e nitriti, è una scelta sicura per le mamme che vogliono il meglio per i loro bambini.
La ricerca scientifica condotta su neonati a termine e pretermine presso il Policlinico di Messina testimonia che acqua Fontenoce è indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti e dei bambini, con l’approvazione del Ministero della Salute. DMS. n° 4123 del 16/12/2013.
