Idratare i bambini in estate è fondamentale. Li vediamo correre in riva al mare, giocare con gli amichetti, saltare e divertirsi anche quando fa caldo. Energie e liquidi che, quindi, vanno reintegrati per prevenire i sintomi della disidratazione.
I bimbi, presi dai giochi, sembra dimentichino di sorseggiare acqua. Non è solo pura distrazione. A differenza degli adulti, nei piccoli come negli anziani il senso della sete, infatti, è meno sviluppato. Ecco perché è importante che durante la giornata vengano idratati bene.
Ma quanto devono bere i bambini in estate? E quali trucchetti per invogliarli a bere acqua? Vediamolo insieme.
Idratazione dei bambini in estate: perché è importante
Quante volte chiami il tuo bambino per fargli bere acqua? Tante, vero? Poi in estate sembra proprio di ripetere all’infinito un mantra. Sai, come per gli anziani, anche per i bimbi il senso di sete non è tanto forte. Per questo quando è piccino non riesce a capire quanto e come soddisfare la percezione della sete. È fondamentale, quindi, che lo solleciti spesso a bere acqua, meglio se oligominerale e a temperatura ambiente.
L’acqua è preziosa per il bambino, specie in estate. Ancor di più per prevenire la disidratazione. Rischio che, nei bambini, è maggiore. Come mai? Molto dipende anche dalla percentuale di acqua nel loro corpo: se infatti negli adulti si aggira sul 65%, nell’organismo dei più piccoli questa percentuale arriva fino al 75-80%.
Se i liquidi, persi con il sudore e con il caldo, non sono reintegrati nel modo corretto il bimbo potrebbe non star bene. Quali i sintomi della disidratazione nei bambini? Mal di testa da disidratazione, febbre, nausea, spossatezza, campi muscolari, freddo, difficoltà nei movimenti. Come sempre, dunque, è meglio prevenire!
Quanta acqua devono bere i bimbi in estate
Vien da sé, quindi, l’importanza di educare i bambini a bere acqua durante la giornata. Ancor più in estate, l’idratazione del bimbo è essenziale per reintegrare i liquidi che perde giocando o con la calura. Evita l’acqua fredda: potrebbe provocare delle congestioni.
Ma quant’acqua devono bere i bambini in estate? Come sempre, è bene consultarsi con il proprio pediatra: conosce bene il piccolo e sa cos’è meglio per il suo sviluppo psico-fisico. Abbiamo visto, infatti, che molto dipende dall’età.
In genere, fino a 1 anno si consiglia di dare meno di 1 litro di acqua al dì. Con la crescita poi aumenta la dose giornaliera di acqua, tanto che i bimbi tra i 4 e gli 8 anni in estate dovrebbero bere due litri d’acqua al giorno. Se praticano sport il fabbisogno idrico aumenta.
C’è un aspetto, comunque, da non sottovalutare: ossia i liquidi che il bambino assume durante la giornata, mangiando cibi come frutta e verdura.
Bambini in estate: trucchi per farli bere
Per i bimbi uno dei trucchi per invogliarlo a bere è la cannuccia colorata. Preferiamo, però, sempre quelle biodegradabili o riutilizzabili. L’uso della cannuccia per bere l’acqua dalla bottiglietta o dal suo bicchiere preferito lo porterà a idratarsi di più. Inoltre, lo responsabilizza: ogni volta che usa la cannuccia, la laverà e la metterà a posto per riprenderla quando ha sete.
Meglio evitare i succhi di frutta e altre bevande confezionate e troppo dolci. Così da prevenire il rischio dell’obesità infantile.
Possiamo ricorrere all’acqua aromatizzata: aggiungi all’oligominerale Fontenoce fette di anguria, mela, succo di limone e altra frutta. Una bevanda gustosa. Oppure, perché non preparare a casa dei ghiaccioli alla fragola con acqua Fontenoce? Sono buoni e salutari. Un ottimo rimedio, poi, è dar l’esempio: idratati anche tu. I bambini imparano emulando.
Ricorda di assecondare sempre il senso di sete del tuo bimbo. Di fargli bere un’acqua leggera e pura, come l’oligominerale Fontenoce, specie quando sta giocando e dopo essersi divertito.
Grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche uniche e alla ricerca scientifica condotta su neonati a termine e pretermine presso il Policlinico di Messina, acqua Fontenoce è indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti e dei bambini, con l’approvazione del Ministero della Salute. DMS. n° 4123 del 16/12/2013.