Le lenticchie nello svezzamento rappresentano l’ingresso dei legumi nell’alimentazione del neonato. Sono alimenti salutari che apportano nutrienti importanti per la crescita del bimbo: proteine, fibre, ferro e zinco, che completano la sua alimentazione.
Come tutti i legumi, le lenticchie sono quindi ideali per il menu dello svezzamento. Versatili, si prestano infatti a diverse ricette così da far assaporare al piccino nuove consistenze e gusti diversi. Ottime ad esempio le prime pappe a base di lenticchie senza buccia, le zuppe e le vellutate.
In genere, i pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento dei legumi proprio con le lenticchie decorticate. A cui affiancare poi gradualmente:
- Piselli
- Ceci
- Fagioli.
Ma quando introdurre le lenticchie e perché usare nelle prime ricette per i bebè i legumi senza buccia? Vediamolo insieme.
Legumi svezzamento: le lenticchie
L’OMS per i primi sei mesi di vita raccomanda l’allattamento esclusivo al seno per poi abbinare, nel regime alimentare del neonato, cibi semisolidi. Con la crema di riso, ad esempio, inizia in genere il primo approccio a consistenze diverse e gusti mai provati. Il latte comunque resta alla base della dieta del bebè, sempre però in base a diversi fattori e alle indicazioni del pediatra.
I legumi, per le loro incredibili proprietà, sono essenziali per la sana crescita psico-fisica del neonato. Infatti, non apportano grassi e sono ricchi di:
- Ferro
- Zinco
- Magnesio
- Potassio
- Calcio
- Vitamine soprattutto B1 e B3.
Proprio per le loro eccellenti qualità nutrizionali, sono mattoncini importanti nella dieta del bambino sin dallo svezzamento. Specialmente per il ferro e lo zinco, tanto da rappresentare una delle fonti privilegiate per introdurre nell’alimentazione del piccino questi nutrienti indispensabili. Tra questi anche le fibre solubili, utili per controllare l’assorbimento di zuccheri e grassi e regolare le funzioni intestinali.
I pediatri consigliano di iniziare prima con le lenticchie, specie quelle rosse, decorticate. Hanno un gusto delicato che piace molto anche ai palati più esigenti.
Lenticchie per lo svezzamento: quando iniziare
Ogni bambino ha i suoi tempi e i suoi bisogni. Non si può parlare quindi di uno schema rigido per quanto riguarda lo svezzamento e l’introduzione di alimenti nuovi nella dieta del bebè. Ma di indicazioni fornite sempre dal proprio pediatra.
Fatta questa premessa necessaria, possiamo dire che in genere gli specialisti suggeriscono alle neomamme di cominciare lo svezzamento di legumi con le lenticchie dai 7-8 mesi in poi. Accostandole ad alimenti ricchi di vitamina C, fondamentale per favorire un maggior assorbimento di ferro.
Le lenticchie, come tutti i legumi, sono alimenti non tanto facili da digerire per l’intestino ancora immaturo del piccino. Provocano la formazione di gas, tra le cause delle fastidiose coliche nel neonato. Per questo i pediatri consigliano di non introdurli prima dei 7 mesi e di inserire nello svezzamento piccole quantità di lenticchie decorticate. Dosi che poi aumenteranno nei mesi di vita successivi del bebè.
Lenticchie decorticate nello svezzamento: perché
Legumi e svezzamento creano un connubio perfetto, ma è fondamentale che siano senza buccia. Nella parte esterna delle lenticchie, come dei fagioli e di altri legumi, c’è un’alta concentrazione di fibre. Nei primi mesi di vita, l’intestino del bebè non è ancora maturo. Quindi bisogna star attenti a non sovraccaricarlo, proprio per favorirne la digestione facile.
Certo, le fibre sono importanti per la crescita specie per contrastare la stitichezza tipica dello svezzamento. Tuttavia nei primi mesi di vita le loro quantità devono essere ben dosate. Per poi aumentarle fino al compimento di due anni.
Senza buccia inoltre le lenticchie si sciolgono in bocca più facilmente. Una consistenza liscia e morbida facile da ingioiare per il piccino.
Ma come si toglie la buccia alle lenticchie? Ecco per te dei modi semplici:
- Sbuccia ciascuna lenticchia: dopo averle messe in ammollo, questo procedimento sarà più snello, considerando anche le piccole quantità per la pappina
- Usa il passaverdure: la pelle viene tolta e resta la parte più liscia del legume. Per questo è meglio non adoperare il frullatore che incorpora nel composto anche la parte esterna delle lenticchie. Oltre a creare aria, causa delle coliche.
Per velocizzare i tempi, puoi anche acquistare le lenticchie già decorticate.
Perché è importante l’ammollo delle lenticchie
Prima di preparare la pappa con le lenticchie per lo svezzamento è importante metterle in ammollo. Così da togliere i residui e tutte quelle sostanze che ostacolano l’assorbimento regolare dei suoi preziosi nutrienti e creano gonfiore.
Qual è il procedimento per l’ammollo delle lenticchie?
- Sciacqua le lenticchie
- Immergile poi in una ciotola dove hai messo in precedenza dell’acqua. La quantità deve essere più del doppio dei grammi di lenticchie previsti per la pappina. Infatti, nell’acqua i legumi secchi aumentano di volume
- Lasciali per circa 3 ore, cambiando l’acqua di ammollo per circa 2 volte, così da togliere le eventuali impurità o le lenticchie più secche che salgono a galla
- Risciacqua.
Tenere in ammollo i legumi con la buccia è un’operazione importante: infatti, con l’acqua le lenticchie secche si reidratano, diventano più digeribili, apportando i suoi nutrienti indispensabili per la crescita del bimbo.
Ora che le lenticchie sono morbide e senza pelle puoi preparare la pappa per il tuo neonato. Ecco per te una ricetta semplice e gustosa.
Pappa di lenticchie per lo svezzamento: ricetta semplice
Stai iniziando lo svezzamento con i legumi? Prova questa ricetta semplice e gustosa per far assaporare al tuo piccino tutto il gusto delle lenticchie.
Ingredienti:
- 250 ml di brodo vegetale con acqua oligominerale Fontenoce
- 20 gr di lenticchie decorticate
- 1 cucchiaino di olio EVO.
Procedimento:
- Metti a cuocere il brodo vegetale per lo svezzamento, preparato con una carota piccola, una patata, una zucchina e dell’acqua Fontenoce
- A parte versa in una pentola – puoi usare anche la pentola a pressione per ridurre i tempi – l’oligominerale Fontenoce: leggera e pura, è l’acqua ideale per la preparazione degli alimenti per lattanti
- Quando giunge a bollore, aggiungi la quantità di lenticchie, concordata con il pediatra. Lascia cuocere fin quando i legumi saranno belli morbidi
- Togli le lenticchie. Versa nel piatto e crea una piccola purea usando il passaverdure.
- Aggiungi alla purea di lenticchie dei cucchiai di brodo vegetale filtrato: le quantità variano in base alla consistenza che vuoi ottenere
- Cospargi con un filo d’olio Evo crudo e amalgama il tutto.
La pappa di lenticchie per il tuo bimbo è pronta.
Per le dosi e la frequenza chiedi sempre consiglio al tuo pediatra.
La ricerca scientifica condotta su neonati a termine e pretermine presso il Policlinico di Messina testimonia che acqua Fontenoce è indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti e dei bambini, con l’approvazione del Ministero della Salute. DMS. n° 4123 del 16/12/2013.