Le sorgenti d’acqua sono delle aree della superficie terrestre, più o meno estese, in cui l’acqua sotterranea fuoriesce in modo naturale. Rappresentano quindi una ricchezza, da tutelare, che rendono unico il patrimonio idrico italiano.
Bere acqua è uno dei rituali quotidiani che apportano benessere al nostro organismo e favoriscono l’idratazione. Ma quante volte ci si sofferma a pensare come quel liquido prezioso sia arrivato a noi? Merito della natura che racchiude nelle sue falde uno dei suoi tesori più inestimabili per condividerlo con noi. Uno scrigno che, goccia a goccia, segna meravigliosi iter naturali.
Scopriamo, quindi, insieme come nascono le sorgenti e alcuni criteri per classificarle.
Come si forma una sorgente?
Uno dei primi passaggi di questo percorso è legato all’apporto prezioso della pioggia, della neve e della grandine che, lentamente, alimentano e penetrano la crosta terrestre. Scendono infatti in profondità, saturando le rocce che trovano lungo il loro cammino. Un’attività lenta che segue i ritmi della natura.
Molto, però, dipende dal tipo di terreno in cui si attua questa azione. Infatti, se la precipitazione delle acque meteoriche interessa un’area di terreno permeabile, l’acqua si infiltra in modo naturale in profondità.
Piano piano arriva al sottosuolo, attraversando gli strati permeabili fino a raggiungere un fondo impermeabile che interrompe il passaggio dell’acqua. In estrema sintesi, si ferma il percorso di discesa della portata idrica e si crea la falda freatica (una sorta di serbatoio di acqua sotterranea che si forma nel tempo), la cui grandezza varia in base alla conformazione del terreno.
La falda, alimentata dall’acqua, si estende. E, quando viene in contatto con una spaccatura nel terreno, fuoriesce naturalmente e in modo spontaneo in superficie sotto forma, appunto, di sorgente d’acqua.
Cos’è l’acqua di sorgente?
È solitamente l’acqua potabile destinata al consumo umano, sottoposta a controlli serrati. Stando al Decreto legislativo 4 agosto 1999 n. 339, il termine acqua di sorgente è “riservato alle acqua destinate al consumo umano, allo stato naturale e imbottigliate alla sorgente, che, avendo origine da una falda o da giacimento sotterraneo, provengano da una sorgente con una o più emergenze naturali o perforate”.
Le caratteristiche delle sorgenti di acqua potabile e le loro proprietà organolettiche sono valutate in base a tre criteri:
- Geologico e idrogeologico;
- Organolettico, fisico, fisicochimico e chimico;
- Microbiologico
Un’acqua, quindi, di origine sotterranea microbiologicamente pura come specifica il Ministero della Sanità.
C’è un altro aspetto importante che riguarda le caratteristiche essenziali dell’acqua, come ad esempio la composizione e la temperatura: queste devono infatti “mantenersi costanti alla sorgente nell’ambito delle variazioni naturali, anche in seguito ad eventuali variazioni di portata”.
Ma come si suddividono queste acque e quanti tipi di sorgenti ci sono in natura?
Tipologia acqua sorgente: criteri
Pensare che ci possano essere dei criteri univoci per tale classificazione significherebbe non dare il giusto peso alle diverse situazioni geologiche che portano alla formazione e alla sussistenza delle sorgenti. Infatti, la querelle scientifica è animata da esperti che optano per suddividerle in base alla permeabilità e alla composizione dei terreni, privilegiando quindi l’elemento e l’assetto geologico.
Altri, invece, su aspetti idrogeologici. Ci sono, inoltre, esperti che si soffermano sugli aspetti prettamente tecnici, quali ad esempio la stagionalità (legata alle precipitazioni d’acqua) e la portata delle sorgenti.
Sebbene il dibattito resti aperto, quest’ultimo aspetto, ossia il regime di portata, permette di suddividere le sorgenti in:
- Perenni o permanenti;
- Semi-perenni;
- Temporanee o non perenni.
Anche la temperatura è un criterio di classificazione delle sorgenti naturali. Pertanto, esistono sorgenti:
- Fredde, con temperatura inferiore a 20°. Proprio le sorgenti fredde sono generalmente destinate al consumo umano, quindi si tratta di sorgenti di acqua potabile;
- Ipertermali, con temperatura tra i 20 e i 35°;
- Mesotermali, tra i 35 e i 50°;
- Ipertermali, con temperatura superiore ai 50°.
Un altro criterio importante è il residuo fisso.
Come scorre la sorgente di acqua Fontenoce
L’oligominerale Fontenoce è un’acqua pura che sorge naturalmente in Sila, a 1238 metri di altezza dal livello del mare, in un territorio incontaminato dove la biodiversità costituisce la tessera preziosa di un incredibile mosaico naturale. Dalla sorgente di acqua Fontenoce, alimentata da un lago sotterraneo di granito bianco, sgorgano naturalmente 22 litri di acqua al secondo.
L’acqua, tramite delle pompe, viene inviata allo stabilimento, distante solo 30 metri, per l’imbottigliamento. Più precisamente, dal bottino di presa, è raccolta in una vasca di acciaio inox e inviata direttamente alle macchine riempitrici. In meno di 60 secondi, l’acqua che sgorga dalla sorgente viene confezionata in bottiglie sterili.
Vengono eseguiti controlli continui alla sorgente, sugli impianti e sul prodotto per verificare la totale assenza di contaminanti batterici. I controlli qualità eseguiti dal personale interno hanno un tempo di lavorazione di 72 ore.
Acqua Fontenoce, batteriologicamente pura alla sorgente
Solo dopo aver verificato che sia tutto conforme, la dottoressa Biologa incaricata concede il visto sul lotto controllato e i prodotti partono dallo stabilimento. Da qui la scritta riportata in etichetta “Batteriologicamente pura alla sorgente”.
Le caratteristiche organolettiche dell’acqua Fontenoce – esaminate dall’Università di Messina – rimangono pressoché invariate durante gli anni (dal 2001 ad oggi). Tra queste, ne citiamo alcune:
- Residuo fisso mg/l 102,5;
- Temperatura dell’acqua: 9.1°C;
- PH dell’acqua Fontenoce: 7,64 alla temperatura della sorgente;
- Bassissima percentuale di Nitrati (1,6 mg/l);
- Poco sodio: 7,1 mg/l;
- Assenza di Arsenico e Nitriti.
Queste proprietà apportano benefici concreti all’organismo di grandi e piccini. Infatti, grazie alle sue proprietà organolettiche, l’acqua Fontenoce è raccomandata dal Ministero della Salute per la preparazione degli alimenti per neonati, lattanti e bambini (DMS. n. 4123 del 16 dicembre 2013).
Tutti i segreti per mantenersi belli e in forma in una bottiglia di acqua Fontenoce sempre a portata di mano. Perché le sane abitudini partono dal bere in maniera corretta e sana.