La calcolosi renale è una delle problematiche più comuni che possono interessare i reni. Chi l’ha provata almeno una volta nella vita conosce bene quanto possa essere dolorosa e limitante nella quotidianità. Questi piccoli sassolini che si formano nei reni, infatti, non solo provocano fastidio, ma incidono sul nostro benessere generale.
La buona notizia è che molto si può fare per ridurre il rischio che si presentino. Con scelte semplici e consapevoli – come un’alimentazione equilibrata, un po’ di movimento e soprattutto una corretta idratazione – possiamo prenderci cura dei nostri reni ogni giorno.
E proprio l’idratazione gioca un ruolo chiave: bere la giusta quantità di acqua oligominerale leggera e povera di sodio, come Fontenoce, è un gesto naturale di prevenzione che si inserisce facilmente nella routine quotidiana, aiutando a mantenere i reni in salute e a ridurre il rischio di calcolosi.
Che cos’è la calcolosi renale e quali sono le cause
La calcolosi renale, o nefrolitiasi, si verifica quando nelle urine si accumulano sostanze come calcio, ossalati o acido urico che, con il tempo, si solidificano in piccoli cristalli.
Quando restano sotto i 5 mm si parla di microcalcoli, spesso silenziosi e scoperti solo durante esami di routine. Se invece superano i 5 mm diventano calcoli veri e propri, capaci di provocare dolore intenso e sintomi evidenti.
Quali sono le cause della nefrolitiasi?
La calcolosi è una condizione complessa e multifattoriale. Tra le cause più comuni troviamo:
- scarsa idratazione, che rende le urine troppo concentrate;
- alimentazione squilibrata, ricca di sale, zuccheri e proteine animali;
- scarso consumo di frutta e verdura;
- eccesso di calcio, ossalati o acido urico nelle urine;
- predisposizione familiare;
- condizioni metaboliche o croniche, come obesità, ipertensione o iperparatiroidismo.
Anche alcuni disturbi specifici, come la cistinuria o le infezioni urinarie ricorrenti, possono favorire la formazione dei calcoli.
Conoscere questi aspetti è importante perché ci ricorda quanto sia utile correggere i gesti quotidiani – dall’idratazione alla dieta – per alleggerire il lavoro dei reni e mantenerli in salute nel tempo.
Nefrolitiasi, i sintomi più comuni dei calcoli
Quando i calcoli sono molto piccoli non provocano disturbi, ma se aumentano di dimensione possono causare sintomi intensi e ben riconoscibili. Il più tipico è la colica renale, un dolore improvviso e molto forte al fianco o alla schiena, che può irradiarsi verso l’addome e l’inguine.
Altri segnali frequenti sono:
- presenza di sangue nelle urine;
- bisogno frequente di urinare;
- bruciore minzionale;
- urine torbide e dall’odore sgradevole;
- nausea e vomito associati al dolore;
- febbre, in caso di complicanze infettive.
In realtà non sono i calcoli in sé a provocare dolore, ma il loro spostamento nelle vie urinarie che ostacola il normale flusso dell’urina e aumenta la pressione nei reni.
Riconoscere questi sintomi permette di intervenire tempestivamente ed evitare complicazioni. Anche condizioni più lievi, come la renella, meritano attenzione perché nel tempo possono evolvere in calcoli veri e propri.
Ecco perché, al di là delle cure necessarie, il passo più importante resta sempre la prevenzione.
Calcolosi: stile di vita e alimentazione sana per proteggere i reni
La salute dei reni si costruisce ogni giorno con ciò che scegliamo di mangiare e con le nostre abitudini. Uno stile di vita equilibrato è infatti una delle difese più efficaci contro la calcolosi renale.
Quali sono i cibi da evitare per i calcoli renali?
- troppo sale, che aumenta il rischio di trattenere calcio nelle urine;
- zuccheri raffinati e bevande zuccherate;
- un eccesso di proteine animali, come carni rosse e insaccati;
- alimenti ricchi di ossalati (come spinaci, rabarbaro, cioccolato e frutta secca);
- abuso di alcolici.
Meglio puntare invece su cibi che aiutano la diuresi e il benessere renale. Quali alimenti aiutano i reni?
- frutta e verdura ricche d’acqua (anguria, cetrioli, pere);
- cereali integrali, che contribuiscono all’equilibrio metabolico;
- legumi, fonte di fibre e sostanze utili al benessere generale;
- vegetali con azione diuretica come carciofi, sedano e ortica.
Anche il movimento regolare e il mantenimento di un peso sano sono fondamentali: stimolano la circolazione, favoriscono l’eliminazione dei liquidi e alleggeriscono il lavoro dei reni.
Adottare queste buone pratiche non solo riduce il rischio di calcolosi, ma aiuta anche a prevenire le recidive, che sono frequenti se non si modificano le abitudini quotidiane.
Consiglio pratico
Per aiutare i tuoi reni ogni giorno, accompagna ogni pasto con un bicchiere di Fontenoce: aiuta la digestione, favorisce la diuresi e sostiene i reni in modo naturale. Abbinala a frutta e verdura ricche d’acqua per un effetto ancora più benefico.
Come si può prevenire la calcolosi renale? il ruolo dell’idratazione
La prevenzione parte da un gesto semplice: bere acqua a sufficienza ogni giorno. L’idratazione costante è, infatti, la prima difesa naturale dei reni perché:
- mantiene le urine più diluite;
- aumenta il flusso urinario favorendo l’eliminazione dei microcalcoli;
- riduce la possibilità che i sali minerali si aggreghino in cristalli.
Il fabbisogno medio di acqua si aggira attorno a 1,5–2 litri al giorno, da aumentare se fa caldo o se si pratica attività fisica. Nei soggetti più predisposti può arrivare anche a 2–3 litri, distribuendo i liquidi nell’arco della giornata, e sempre sotto consiglio medico. Un piccolo trucco è osservare il colore delle urine: se tende al giallo scuro, significa che è necessario bere di più.
È particolarmente utile scegliere un’acqua oligominerale per prevenire patologie renali, perché stimola la diuresi e favorisce l’eliminazione dei sali cristallizzati. Anche tisane leggere e tè senza zucchero possono contribuire all’apporto quotidiano di liquidi.
Trattamento calcolosi renale
L’idratazione non è utile solo nella prevenzione, ma anche nel trattamento. I calcoli più piccoli (fino a 5–7 mm) possono infatti essere espulsi spontaneamente grazie a un’abbondante assunzione di acqua che aumenta il flusso urinario.
Quale acqua bere per i calcoli renali?
Non tutte le acque sono uguali. Per chi vuole prevenire la calcolosi, l’ideale è scegliere un’acqua:
- oligominerale e leggera, che stimola la diuresi;
- povera di sodio, adatta anche a chi deve controllare la pressione;
- a basso residuo fisso, per aiutare i reni a eliminare più facilmente le sostanze di scarto;
- povera di calcio, utile per chi è predisposto alla formazione di calcoli.
L’acqua Fontenoce nasce incontaminata nel cuore della Sila e racchiude in sé tutta la freschezza della sua origine.
Con il suo basso residuo fisso (102,5 mg/L) e il contenuto ridotto di sodio e calcio, Fontenoce è un’acqua leggera che sostiene i reni giorno dopo giorno. Favorisce la diuresi, aiuta a eliminare le scorie e l’acido urico e contribuisce a mantenere pulite le vie urinarie, riducendo il rischio di formazione dei calcoli.
Questi effetti benefici non sono solo percepiti, ma anche confermati da un certificato clinico rilasciato dall’Università degli Studi di Bari, che ha attestato l’efficacia di Fontenoce nel supportare la funzionalità renale senza affaticarla e nel contrastare la formazione di calcoli urinari grazie al suo effetto litoespulsivo.
Depurati con leggerezza, rigenerati ogni giorno.
Fontenoce è la tua alleata naturale per la salute renale e il benessere quotidiano.
FAQ – Domande frequenti sui calcoli ai reni
1.Perché si formano i calcoli renali?
Si formano per l’accumulo e l’aggregazione di sali minerali nelle urine troppo concentrate.
2.I calcoli renali sono pericolosi?
Sì, se non trattati possono causare infezioni, danni ai reni o ostruzioni delle vie urinarie.
3.Quali sono i sintomi della calcolosi renale?
Dolore intenso al fianco, sangue nelle urine, bisogno frequente di urinare, nausea e vomito.
4.Come si risolve un calcolo renale?
Dipende dalla dimensione: i più piccoli possono essere espulsi spontaneamente, mentre altri richiedono trattamenti medici o interventi.
5.Cosa bere per sciogliere i calcoli ai reni?
Bere molta acqua oligominerale aiuta a prevenirne la formazione e a favorire l’eliminazione di calcoli piccoli, ma se soffri di calcolosi renale la terapia va sempre decisa dal medico.