La platessa nello svezzamento è un ottimo alimento per introdurre il pesce nella dieta del bebè. La sua carne tenera e delicata, infatti, è adatta per abituare il neonato a nuovi sapori e consistenze in quel viaggio incredibile che è lo svezzamento.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di inserire cibi solidi dopo i 6 mesi. Tra questi c’è il pesce, ritenuto dai pediatri un alimento importante per lo sviluppo psicofisico del bimbo. Infatti apporta:

  • Proteine nobili
  • Sali minerali
  • Vitamine
  • Omega3

Tuttavia, l’ampia scelta ittica genera talvolta dei dubbi nei genitori sui tipi di pesce da dare al lattante. Vediamo, quindi, quando introdurre il pesce nello svezzamento e quale privilegiare all’inizio.

A quanti mesi dare il pesce ai neonati

bimbo ride

Ci sono diverse scuole di pensiero su quando introdurre il pesce nell’alimentazione del bebè. Alcuni pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento con il pesce dai 7-8 mesi in su per evitare possibili reazioni allergiche. Altri invece ritengono si possa introdurlo già prima, in quanto se di allergie si parla, queste si potrebbero verificare nei pochi bambini già predisposti.

Comunque, tutti sostengono che si debba dapprima optare per i pesci magri, poiché più digeribili per i neonati, come ad esempio:

  • Platessa
  • Merluzzo
  • Nasello
  • Sogliola
  • Trota

Per poi gradualmente passare a quelli dal sapore più intenso e deciso, quali per esempio l’orata, il branzino e la spigola. Prima dell’anno di età sono da evitare quelli allergizzanti, come crostacei e gamberi.

In ogni caso, è bene che tu scelga le varietà più sicure e meno lavorate così da garantire al tuo bimbo tutte le incredibili proprietà nutritive del pesce. Altro consiglio riguarda la pulizia di questo alimento: bisogna infatti eliminare eventuali lische.

Perché il pesce fa bene ai bambini: 3 buoni motivi

Assicurare un’alimentazione varia ed equilibrata sin dalla tenera età significa, per il tuo bambino, crescere sano. Abitudini alimentari corrette utili anche per prevenire patologie e disturbi, come l’obesità infantile.

Tra gli alimenti preziosi c’è il pesce. Ecco tre buoni motivi per farlo mangiare al tuo piccino:

  1. Ha un alto contenuto di Omega3, ossia gli acidi grassi essenziali, fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso centrale, l’elasticità dei vasi sanguigni, la funzionalità visiva. Questi grassi “buoni” hanno un forte potere antiinfiammatorio, stimolano il metabolismo osseo e aiutano il transito intestinale
  2. È ricco di proteine “nobili”, ovvero ad alto valore biologico, che contengono tutti gli amminoacidi essenziali, da introdurre con l’alimentazione perché l’organismo non riesce a produrli nelle quantità opportune
  3. È fonte di vitamine, quali del gruppo A, indispensabili per la vista e per la cute. Ci sono anche vitamine del gruppo B, che aiutano nella formazione dei globuli rossi e a far meglio funzionare il sistema nervoso

Inoltre apportano un alto contenuto di sali minerali importanti, quali ad esempio calcio, ferro, fosforo e magnesio.

Come cucinare la platessa per il bebè

mamma e figlio

La platessa ha pochi grassi e poche calorie. È un pesce magro dalla consistenza morbida che i neonati riescono a sciogliere in bocca e a digerire facilmente. Inoltre, non contiene lische, quindi è sicura per il tuo bebè.

Tra i metodi di cottura, è preferibile farla al vapore oppure lessarla, per poi sminuzzarla e schiacciarla nelle pappine. All’inizio dello svezzamento è introdotta nella dieta sotto forma di omogeneizzato (puoi provare ad alternare l’omogeneizzato di platessa alla crema di riso). Successivamente la si unisce alla pappa (all’incirca 30-40 grammi) con un paio di cucchiaini di pastina, grana grattugiato e olio EVO.

È, comunque, sempre bene consultarti con il tuo pediatra per avere consigli importanti sulle dosi e la frequenza da seguire nell’alimentazione di tuo figlio. Infatti, conosce bene il tuo bambino e sa cosa è meglio per la sua crescita sana ed equilibrata.

Pappa con la platessa: ricetta gustosa

Tanti i piatti deliziosi di pesce che puoi cucinare per il tuo cucciolo. Eccone uno semplice con la platessa che conquisterà il suo palato.

Ingredienti:

  • 2 patate medie
  • 2 carote piccole
  • 3 zucchine piccole
  • 900 ml di acqua oligominerale Fontenoce
  • 2 filetti di platessa
  • 1 cucchiaino di olio EVO

Procedimento

Lava le verdure. Sbuccia le patate, pela le zucchine e le carote. Poi tagliale a pezzettini.

Mettile in una pentola – se hai poco tempo a diposizione, puoi optare per quella a pressione – dove avrai precedentemente versato l’oligominerale Fontenoce, acqua pura. Lascia in cottura per circa 20 minuti (se usi la pentola tradizionale, ci vorranno circa 45 minuti).

Fai cuocere a vapore i filetti di platessa: i tempi di cottura sono abbastanza veloci.

Appena le verdure e la platessa saranno pronte, spegni il fuoco e passale nel frullatore. Se vuoi una consistenza meno densa, aggiungi poco alla volta dei cucchiai di acqua di cottura.

Quando la vellutata con i filetti di platessa è pronta, aggiungi dell’olio EVO. Versala poi in un piattino e falla assaggiare al tuo cucciolo.

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La ricerca scientifica condotta su neonati a termine e pretermine presso il Policlinico di Messina testimonia che acqua Fontenoce è indicata per la preparazione degli alimenti dei lattanti e dei bambini, con l’approvazione del Ministero della Salute. DMS. n° 4123 del 16/12/2013.

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