Quanta acqua dobbiamo portare e quanta berne durante un trekking? Quando si parla di idratazione in montagna, la risposta non è mai scontata.
L’autunno è la stagione perfetta per vivere la magia del trekking nel Parco Nazionale della Sila, proprio lì dove sgorga l’acqua Fontenoce. I boschi si colorano, l’aria si fa frizzante e i laghi riflettono paesaggi che invitano a rallentare e respirare natura pura.
Dai pini secolari del Bosco dei Giganti di Fallistro ai laghi di Cecita e Ampollino, fino alle cascate del Litrello, gli oltre 600 km di sentieri tracciati e curati dal CAI offrono percorsi adatti a tutti, in cui la natura è protagonista assoluta.
La freschezza dell’aria autunnale può ingannare. Eppure, anche se la sete di avverte meno, il fabbisogno di acqua non diminuisce: il corpo ha bisogno di liquidi per sostenere ogni passo.
Per questo, la regola essenziale del trekking in autunno è una sola: bere poco e spesso, con attenzione. Da qui parte il nostro viaggio alla scoperta di come gestire al meglio l’acqua lungo il cammino.
Quanta acqua bere per il trekking?
Camminare in montagna richiede energia, resistenza e soprattutto la giusta idratazione. Quando si parla di acqua e trekking, non esiste una quantità uguale per tutti: il fabbisogno idrico quotidiano varia in base alla durata del percorso, all’intensità dello sforzo, al clima e alle caratteristiche personali (età, peso, livello di allenamento).
In ogni caso, bere regolarmente è essenziale per sostenere il corpo, regolare la temperatura e prevenire cali di energia o affaticamento.
Quanta acqua portare in base alla durata
- Passeggiate brevi (1–2 ore): circa 1 litro a persona;
- Escursioni di mezza giornata: almeno 2 litri, da assumere a piccoli sorsi ogni 20–30 minuti;
- Trekking giornalieri impegnativi: 2,5–3 litri, con soste programmate per reintegrare i liquidi.
Consiglio pratico: calcola sempre circa 1 litro ogni 2 ore di cammino, anche in autunno quando la percezione della sete è ridotta. Non bere a sufficienza può portare a disidratazione e vertigini.
Fattori da considerare
- Durata e intensità del percorso → più fatica significa più fabbisogno di acqua;
- Condizioni climatiche → caldo e altitudine aumentano le perdite di liquidi;
- Disponibilità di fonti → se ci sono rifugi, fontane o sorgenti potabili puoi alleggerire lo zaino;
- Alimentazione → frutta e verdura aiutano l’idratazione e riducono leggermente il fabbisogno di acqua.
Sapere quanta acqua portare è il primo passo per affrontare il trekking in sicurezza: il secondo è scegliere le bevande più adatte per mantenere energia e benessere lungo tutto il percorso.
Cosa bere durante un trekking?
La scelta più sicura resta sempre l’acqua naturale oligominerale, leggera e a basso residuo fisso: sostiene i reni, favorisce la diuresi e non appesantisce. È la risposta più semplice a chi si chiede “Qual è l’acqua che idrata di più?”.
In autunno è preferibile berla a temperatura ambiente, oppure alternarla a un tè caldo non zuccherato che aiuta a mantenere il calore corporeo.
Per variare e rendere l’idratazione più piacevole puoi portare con te:
- Tisane calde senza zucchero → ideali nelle giornate fresche per unire idratazione e comfort;
- Acque aromatizzate fatte in casa → preparate con fettine di limone, menta o zenzero, senza zuccheri aggiunti;
- Preparazioni casalinghe remineralizzanti → ad esempio, 1 litro d’acqua, mezzo cucchiaino di sale, 1 cucchiaio di miele e 2 cucchiai di succo di limone.
Da evitare: bibite gassate, energy drink zuccherati o alcolici, che affaticano l’organismo e non favoriscono un’idratazione sana.
Scegliere l’acqua giusta significa già prendersi cura di sé: per questo un’acqua dal gusto equilibrato e leggero, come Fontenoce, può diventare la compagna ideale delle tue escursioni. Dopo aver visto cosa bere, vediamo ora come organizzare zaino e borraccia per avere sempre l’acqua a portata di mano.
Acqua e Trekking: consigli pratici per idratarsi bene
Un’escursione ben riuscita non dipende solo dall’itinerario scelto, ma anche da come ci si idrata lungo il percorso. Organizzare lo zaino in modo intelligente significa avere sempre l’acqua a portata di mano e poter bere con regolarità.
Come bere correttamente
- Bevi piccole quantità (150–250 ml) ogni 20–30 minuti, anche se non hai sete;
- Prediligi acqua naturale leggera;
- In autunno, alterna acqua a tè caldo non zuccherato per mantenere il calore corporeo;
- Integra i sali minerali persi con integratori in bustina o una soluzione casalinga (acqua oligominerale + limone + miele + un pizzico di sale);
- Programma una sosta ogni 45–60 minuti per bere con calma e ricaricarti con uno snack leggero.
Trasporto e rifornimento di acqua
- Usa una borraccia o una sacca idrica con cannuccia per bere senza fermarti;
- Prima di partire, studia la mappa e individua i punti di rifornimento (rifugi, fontane, sorgenti);
- Porta con te un filtro portatile o pastiglie potabilizzanti se pensi di utilizzare fonti naturali;
- Dividi l’acqua in più contenitori da 0,5–1 litro: distribuisce meglio il peso e ti aiuta a bere con costanza.
Tra i boschi e i sentieri della Sila, l’acqua non è solo ristoro: è un filo invisibile che accompagna ogni passo, sostiene energia e leggerezza, e trasforma il trekking in un’esperienza autentica di benessere.
Acqua Fontenoce: la scelta giusta per chi ama il trekking
Ogni escursione in montagna richiede un’acqua che accompagni il cammino con leggerezza, senza appesantire.
L’acqua Fontenoce, che sgorga a 1.238 metri nel cuore incontaminato della Sila, è oligominerale, con basso residuo fisso (102,5 mg/L) e povera di sodio (0,007 gr/L): una combinazione che la rende leggera, digeribile ed equilibrata.
Ideale da bere pura durante il trekking, è perfetta anche come base per preparare tisane calde, bibite energetiche o acque aromatizzate, preziose alleate nelle passeggiate autunnali.
Tra i colori d’autunno e i sentieri della Sila, Fontenoce diventa più di una semplice bevanda: è la compagna che trasforma ogni trekking in un’autentica esperienza di benessere.
Faq – Domande frequenti su fabbisogno di acqua e il trekking
1.Quanta acqua devo portare per un trekking?
Dipende dalla durata e dall’intensità del percorso: in generale 2 litri per mezza giornata e almeno 3 litri per escursioni lunghe o con dislivelli importanti.
2.Cosa non deve mai mancare in uno zaino da trekking?
Oltre all’acqua, sono fondamentali: snack energetici, abbigliamento a strati, mappa o GPS, kit di primo soccorso e una torcia frontale.
3.Quanta acqua bere in autunno?
Anche con temperature fresche è bene mantenere l’idratazione costante: circa 1,5–2 litri al giorno, da aumentare in caso di attività fisica prolungata.